mercoledì 12 novembre 2025

IL FARAGLIONE "PAN DI ZUCCHERO" DELLA SARDEGNA

 

    Il Pan di Zucchero, conosciuto in sardo come Concali su Terràinu, è un faraglione situato nel Mar Mediterraneo, di fronte alla costa sud-occidentale della Sardegna, presso la frazione di Masua nel comune di Iglesias, nella provincia del Sulcis Iglesiente. Si tratta di un’imponente formazione rocciosa di calcare cambrico, originatasi dall’azione dell’erosione marina che ne ha determinato il distacco dalla terraferma, in particolare dalla zona di Punta Is Cicalas. Ha un’altezza di 133 metri sul livello del mare e una superficie di circa 0,03 km², pari a 3,72 ettari, che lo rendono il faraglione più alto del Mediterraneo. La sua forma massiccia e arrotondata richiama quella del celebre Pão de Açúcar della baia di Rio de Janeiro, da cui deriva il nome che sostituì già alla fine del XVIII secolo quello originario sardo. L’acqua piovana, agendo sulle rocce carbonatiche, ha prodotto fenomeni carsici che hanno dato origine a due grotte a forma di galleria aperte al livello del mare. Strutturalmente sono collegati al Pan di Zucchero altri faraglioni minori, denominati S’Agusteri e Il Morto, anch’essi costituiti da calcare ceroide, un calcare chimicamente quasi puro, di aspetto ceroso e tonalità bianca o bluastro. 



    L’area circostante è caratterizzata da un complesso carbonatico paleozoico e da una lunga tradizione mineraria, testimoniata dalla presenza del sito di Porto Flavia, costruito nel 1924 e situato a poche centinaia di metri a est, che consentiva il carico diretto del minerale sulle navi. Il faraglione è raggiungibile esclusivamente dal mare, tramite imbarcazioni provenienti dall’insenatura di Masua, e le sue pareti verticali e scoscese sono frequentate da scalatori e arrampicatori provenienti da diversi paesi. La sua imponenza lo ha reso uno dei monumenti naturali più spettacolari della Sardegna e simbolo della costa iglesiente. La superficie rocciosa, modificata nei secoli dai fenomeni carsici, presenta cavità e conformazioni che testimoniano l’azione combinata di erosione marina e dissoluzione chimica. L’area marina circostante è caratterizzata da acque limpide e fondali ricchi di biodiversità, con habitat di flora e fauna tipici delle coste calcaree mediterranee. Il Pan di Zucchero è inserito tra i monumenti naturali della Sardegna e rappresenta un punto di riferimento geografico e paesaggistico, visibile da grande distanza lungo la costa. La sua posizione di fronte alle località di Nebida e Masua lo colloca in un contesto di notevole interesse geologico e storico, legato allo sfruttamento minerario del Sulcis Iglesiente.