sabato 22 novembre 2025

GEMMOLOGIA: ORTOCLASIO

 

    L’ortoclasio è un minerale appartenente al gruppo dei feldspati, con formula chimica K(AlSi3O8), classificato tra i tectosilicati e polimorfo di kokchetavite, liebermannite, microclino e sanidino. Cristallizza nel sistema monoclino con gruppo spaziale C2/m, parametri di cella a = 8,5632 Å, b = 12,963 Å, c = 7,299 Å, β = 116,073°, volume 724,57 ų e quattro unità di formula per cella. La densità varia tra 2,55 e 2,63 g/cm³, la durezza Mohs è pari a 6, la sfaldatura è perfetta secondo {001} e buona secondo {010}, la frattura è concoide o irregolare, il colore può essere incolore, rosso, bianco, giallo grigiastro, bianco verdastro o rosa chiaro, la lucentezza è vitrea o perlacea lungo le fratture, l’opacità da trasparente a traslucida, lo striscio bianco. È solubile in acido fluoridrico e meno in acido cloridrico, fonde con difficoltà alla fiamma, indice di rifrazione 1,52-1,54. Si trova comunemente in graniti, pegmatiti granitiche, sieniti, rioliti, trachiti, cavità basaltiche, rocce metamorfiche di alto grado, scisti cristallini e gneiss, può derivare da alterazione idrotermale potassica ed è presente anche in forma autigenica e detritica. La paragenesi è con albite, berillo, biotite, muscovite e orneblenda. 



    Non esiste una località tipo, ma i ritrovamenti sono diffusi in tutto il mondo. I cristalli sono prismatici con sezione quadrata e geminati di varie forme, talvolta con inclusioni di ematite e magnetite. Tra le varietà si distinguono l’adularia, descritta nel 1780 da Ermenegildo Pini e denominata dal massiccio dell’Adula, pseudo-ortorombica o pseudo-trigonale, incolore con riflessi bianco-bluastri; la paradoxite, feldspato di potassio rosso carne con habitus adulare; la valencianite, adularia lattiginosa e torbida; la pietra di luna, caratterizzata da luccichio bianco-bluastro simile alla luce lunare, particolarmente evidente nei tagli cabochon. L’ortoclasio è impiegato nell’industria del vetro, della ceramica e farmaceutica, e come pietra preziosa insieme alla varietà pietra di luna. Può essere confuso con crisoberillo, citrino, berillo dorato, prehnite, topazio e zircone per somiglianza di colore e lucentezza. Sono noti esemplari di grandi dimensioni, come quello da 43,27 carati proveniente dal Madagascar, e tagli brillanti ovali di circa 15 carati.