Deborah Jane Kerr Trimmer nacque il 30 settembre 1921 a Glasgow, in Scozia, figlia di Kathleen Rose Smale e Arthur Charles Kerr Trimmer, ingegnere civile e veterano della Prima Guerra Mondiale. La famiglia si trasferì a Helensburgh, dove Deborah crebbe. Studiò danza a Bristol e Weston-super-Mare, ma abbandonò la carriera di ballerina per dedicarsi alla recitazione, formandosi alla Hicks-Smale Drama School sotto la guida della zia Phyllis Smale. Debuttò a teatro nel 1937 e al cinema nel 1941 con "Contraband" e "Major Barbara". Ottenne ruoli importanti in "Love on the Dole" (1941), "Hatter’s Castle" (1942) e "The Life and Death of Colonel Blimp" (1943), dove interpretò tre personaggi. Il successo internazionale arrivò con "Black Narcissus" (1947), prodotto dai fratelli Powell e Pressburger. Trasferitasi a Hollywood, firmò un contratto con la MGM e ottenne la prima candidatura all’Oscar per "Edward, My Son" (1949). Recitò in "King Solomon’s Mines" (1950), "Quo Vadis" (1951), "The Prisoner of Zenda" (1952) e "From Here to Eternity" (1953), che le valse una seconda candidatura.
Fu protagonista in "The King and I" (1956), "Tea and Sympathy" (1956), "Heaven Knows, Mr. Allison" (1957), "An Affair to Remember" (1957) e "Separate Tables" (1958), ricevendo ulteriori nomination. Negli anni ’60 interpretò "The Sundowners" (1960), "The Innocents" (1961), "The Chalk Garden" (1964), "The Night of the Iguana" (1964) e "Casino Royale" (1967). Si ritirò dal cinema nel 1969, tornando nel 1985 con "The Assam Garden". Lavorò anche in teatro e televisione, ricevendo una nomination agli Emmy per "A Woman of Substance" (1985). Fu sposata con Tony Bartley dal 1945 al 1959, con cui ebbe due figlie, e successivamente con Peter Viertel dal 1960 fino alla morte. Morì il 16 ottobre 2007 a Botesdale, nel Suffolk, per complicazioni legate al morbo di Parkinson. Ricevette sei nomination agli Oscar e un premio onorario nel 1994. Fu insignita del titolo di Commander of the Order of the British Empire nel 1998 e ha una stella sulla Hollywood Walk of Fame.
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