lunedì 27 ottobre 2025

SAVOIA MARCHETTI S 55 (1923-1945)

 

    Il Savoia-Marchetti S.55 fu un idrovolante bimotore a doppio scafo progettato da Alessandro Marchetti e prodotto dall’azienda italiana Savoia-Marchetti a partire dal 1923. Caratterizzato da una configurazione innovativa con motori contrapposti, uno traente e uno spingente, montati su una struttura sopra le ali, il velivolo evitava problemi di imbardata e dissimmetria di spinta. La struttura a doppio scafo, realizzata con una cellula galleggiante, garantiva stabilità anche in condizioni critiche. Inizialmente respinto dalla commissione dell’Aviazione per la sua audacia progettuale, fu successivamente rivalutato e adottato dalla Regia Aeronautica. Entrato in servizio nel 1926, fu impiegato in missioni di bombardamento, ricognizione e salvataggio, distinguendosi per le sue prestazioni: velocità massima di 282 km/h, autonomia di 4500 km e tangenza di 5000 metri. Armato con quattro mitragliatrici Lewis da 7,7 mm e fino a 1000 kg di bombe o un siluro, fu protagonista di celebri trasvolate oceaniche. Tra queste, il volo del “Santa Maria” nelle Americhe con Francesco De Pinedo, Carlo Del Prete e Vitale Zacchetti, e la Crociera del Decennale del 1933, con 24 S.55X in formazione da Orbetello a Chicago, guidata da Italo Balbo. 



    Le versioni prodotte includevano il S.55 originale, il S.55A per la crociera Italia-Brasile, il S.55C civile per Aero Espresso Italiana, il S.55M con parti metalliche, il S.55P con scafo allargato per 10 passeggeri, e le varianti con scafo allargato e allargatissimo. La versione S.55X, dedicata al decennale della Regia Aeronautica, montava motori Isotta Fraschini Asso 750 da 930 CV, eliche tripala metalliche a passo variabile, radiatori aerodinamici e strumentazione avanzata, tra cui girodirezionale Sperry, sestante Salmoiraghi e radiogoniometro Telefunken. Utilizzato anche dalla Romania e da compagnie civili italiane e sovietiche, l’unico esemplare superstite è il “Jahù”, versione C, esposto al Museu TAM di São Carlos, in Brasile, protagonista della trasvolata del Sud Atlantico nel 1927. Il S.55 rappresenta un’icona dell’ingegneria aeronautica italiana tra le due guerre mondiali.