mercoledì 15 ottobre 2025

SALADINO (1138-1193)

   

    Saladino, nato nel 1138 a Tikrit da una famiglia curda, fu un celebre condottiero e sultano che governò su Egitto, Siria, Yemen e Hijaz dal 1174 fino alla sua morte nel 1193. Il suo nome completo era Ṣalāḥ al-Dīn Yūsuf ibn Ayyūb e fu il fondatore della dinastia ayyubide. Inviato in Egitto dal suo signore zengide Nūr al-Dīn, divenne visir dei Fatimidi grazie ai suoi successi militari contro i crociati. Dopo la morte dell’ultimo califfo fatimide nel 1171, proclamò la fedeltà al califfato abbaside, ponendo fine alla dinastia sciita e instaurando un governo sunnita. Consolidò il potere reprimendo rivolte interne e rafforzando la presenza sunnita con la costruzione di madrase. Dopo la morte di Nūr al-Dīn, Saladino conquistò pacificamente Damasco e successivamente Hama e Homs, affrontando e sconfiggendo gli zengidi. 



    Fu proclamato sultano da al-Mustadiʾ, califfo abbaside. Tentò di unificare il mondo islamico per contrastare i crociati, conducendo campagne in Palestina e conquistando Aleppo nel 1182. La sua più celebre vittoria fu nella battaglia di Hattin nel 1187, che portò alla riconquista di Gerusalemme, persa dai musulmani 88 anni prima. Nonostante la continuazione del Regno crociato, la sconfitta di Hattin segnò una svolta nel conflitto. Saladino fu noto per la sua pietà, cultura e generosità: studiò diritto, letteratura, matematica e religione, parlava arabo, curdo e probabilmente turco. Fu anche un abile stratega e amministratore, capace di mantenere l’unità tra le varie fazioni musulmane. Morì a Damasco nel 1193, lasciando gran parte delle sue ricchezze ai sudditi. È sepolto accanto alla Moschea degli Omayyadi. La sua figura è celebrata nella cultura araba, turca e curda come simbolo di virtù cavalleresca e difensore dell’Islam.