sabato 11 ottobre 2025

LUCIO SICCIO DENTATO (514-450 A.C.)


    Lucio Siccio Dentato, nato nel 514 a.C., è ricordato come uno dei più valorosi e decorati soldati della Roma repubblicana. Di origine plebea, si distinse per il coraggio straordinario e la forza fisica, tanto da essere paragonato ad Achille. Partecipò a 120 battaglie, ricevette 45 ferite tutte sul fronte, vinse 36 duelli singoli, di cui otto davanti agli eserciti schierati, e salvò 14 commilitoni da morte certa. Accompagnò nove trionfi e ricevette una quantità impressionante di onorificenze: otto corone d’oro, quattordici civiche, tre murali, una d’assedio, ottantatré collari, centosessanta bracciali, diciotto aste e venticinque borchie. Valerio Massimo affermò che le sue decorazioni sarebbero bastate per un’intera legione. Combatté sotto il console Tito Sicinio Sabino contro Volsci, Equi e Sanniti, raggiungendo il grado di primipilo. Fu insignito della corona ossidionale, la più alta onorificenza militare, per aver salvato un esercito assediato. 



    Eletto tribuno della plebe nel 454 a.C., si oppose ai decemviri, difendendo i diritti plebei sospesi dopo le Leggi delle XII Tavole. Nel 450 a.C., durante una campagna contro i Sabini, fu inviato in perlustrazione con alcuni decemviri e assassinato da sicari su loro ordine. Secondo Tito Livio, riuscì a uccidere molti aggressori prima di soccombere. I suoi compagni trovarono il corpo armato, circondato da cadaveri romani, senza nemici visibili, smascherando l’inganno. Per placare l’indignazione, i decemviri celebrarono un funerale di stato, ma l’episodio contribuì alla loro caduta. La sua figura divenne simbolo di virtù militare e integrità politica, e secondo la tradizione, avrebbe fondato Sicignano degli Alburni, lasciando un’impronta indelebile nella memoria storica romana. Il suo esempio fu citato nei secoli come incarnazione dell’eroismo e della dedizione alla Repubblica.