Ignaz Semmelweis fu un medico ungherese nato il 1º luglio 1818 a Buda, nell’Impero austro-ungarico, oggi Budapest. È considerato il pioniere delle pratiche antisettiche e noto come il “salvatore delle madri” per aver introdotto l’igiene delle mani negli ospedali. Dopo aver studiato legge e poi medicina all’Università di Vienna, si specializzò in ostetricia e nel 1846 fu nominato assistente alla Prima Clinica Ostetrica dell’Ospedale Generale di Vienna. Qui notò che la mortalità per febbre puerperale era molto più alta tra le pazienti visitate dai medici rispetto a quelle assistite dalle ostetriche. Dopo la morte di un collega per setticemia, Semmelweis intuì che la causa era la contaminazione da particelle cadaveriche trasmesse dalle mani dei medici che eseguivano autopsie prima di visitare le pazienti. Introdusse il lavaggio delle mani con soluzione di calce clorata, riducendo drasticamente la mortalità dal 18% a meno del 2%. Tuttavia, le sue scoperte furono respinte dalla comunità medica, che non accettava l’idea che i medici potessero essere veicolo di infezione.
Semmelweis non riuscì a fornire una spiegazione teorica, poiché la teoria dei germi non era ancora accettata. Fu osteggiato, licenziato e costretto a tornare a Budapest, dove continuò a promuovere le sue pratiche con successo, ma senza ottenere riconoscimento. Nel 1861 pubblicò il suo principale lavoro, “L’eziologia, il concetto e la profilassi della febbre puerperale”, ma fu ignorato. Frustrato e isolato, iniziò a scrivere lettere accusatorie ai colleghi, e nel 1865 fu internato in un manicomio, dove morì due settimane dopo per setticemia, probabilmente causata da una ferita infetta. Solo dopo la sua morte, grazie agli studi di Pasteur e Lister, le sue intuizioni furono riconosciute. Oggi Semmelweis è celebrato come un eroe della medicina moderna, e il suo nome è associato al principio della prevenzione attraverso l’igiene.
