martedì 9 settembre 2025

STORIA DI FRIBURGO IN BRISGOVIA


    Fondata nel 1120 da Konrad e dal duca Berthold III di Zähringen come libero centro mercantile, Freiburg sorse in un crocevia tra Mediterraneo e Mar del Nord. Il borgo, che contava già 6.000 abitanti intorno al 1200, iniziò allora l’edificazione della cattedrale romanico-gotica, poi completata nel 1513, a testimonianza della sua importanza spirituale ed economica. Nel Trecento la scoperta di ricchi giacimenti d’argento sul Monte Schauinsland fece di Freiburg una delle città più ricche d’Europa. Nel 1327 coniò il proprio denaro, il Rappenpfennig, e dal 1377 partecipò a un’alleanza monetaria con Basilea, Colmar e Breisach. Terminata la grande aria mineraria, verso il 1460 la popolazione scese nuovamente a 6.000 unità, ma la città si trasformò in polo culturale con la fondazione dell’Università nel 1457 da parte di Alberto VI d’Austria e l’introduzione di riforme giuridiche avanzate nel 1520. Rimasta fedele al cattolicesimo durante la Riforma, ospitò intellettuali come Erasmo da Rotterdam e attraversò tra il XVI e XVII secolo episodi drammatici, dalle cacce alle streghe al flagello della peste. 



    La Guerra dei Trent’anni la ridusse a soli 2.000 abitanti nel 1648; nel 1644 ospitò la cruenta Battaglia di Freiburg. Fino al 1805 rimase capoluogo dell’Austria Anteriore sotto gli Asburgo, quindi entrò nel Granducato di Baden e nel 1821 divenne sede arcivescovile. Nel Novecento Freiburg subì drammatici bombardamenti: nel 1940 fu colpita per errore dalla Luftwaffe tedesca, mentre nel novembre 1944 l’operazione Tigerfish della RAF distrusse gran parte del centro storico, risparmiando solo il Münster. Durante il nazismo la comunità ebraica fu deportata a Gurs e ad Auschwitz, quasi annientata; oggi memoriali e “stolpersteine” ne commemorano la memoria. Liberata dai francesi nell’aprile 1945, entrò nella zona di occupazione francese prima di ritrovare autonomia nel Baden-Württemberg del dopoguerra.