Leave Her to Heaven è un film statunitense del 1945 diretto da John M. Stahl, con Gene Tierney nel ruolo di Ellen Berent, Cornel Wilde nei panni dello scrittore Richard Harland, Jeanne Crain in quelli della cugina Ruth e Vincent Price come il procuratore Russell Quinton. La sceneggiatura di Jo Swerling si ispira al romanzo omonimo di Ben Ames Williams del 1944 e beneficia di una sontuosa fotografia in Technicolor curata da Leon Shamroy, che vinse l’Oscar per il suo lavoro. Il girato si svolse tra le foreste della Sierra Nevada in California, i paesaggi desertici di Arizona e Nuovo Messico e alcune scene a Warm Springs, Georgia, tra maggio e agosto 1945, mentre la colonna sonora fu affidata ad Alfred Newman. Il film uscì nelle sale di Los Angeles il 20 dicembre e a New York il 25 dicembre, diventando il maggiore incasso della Twentieth Century Fox negli anni Quaranta, con 8,2 milioni di dollari di affitti mondiali. Durante un viaggio in treno nel deserto del New Mexico, Richard incontra Ellen, una giovane ereditiera di Boston affascinata dall’uomo che le ricorda il padre scomparso. Dopo un rapido fidanzamento, i due si sposano e si trasferiscono in un lodge sul lago nel Maine, dove Ellen rivela un carattere geloso e patologicamente possessivo. Quando il fratello minore di Richard, Danny, paralizzato dalla poliomielite, va a vivere con loro, Ellen, con cinica determinazione, lo lascia annegare facendosi scudo dietro il presunto incidente.
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martedì 9 settembre 2025
FEMMINA FOLLE (FILM 1945)
In seguito induce intenzionalmente un aborto lanciandosi da una scala e, scoperta dalla madre adottiva Ruth, accusa la cugina di ambire a Richard e ordisce una calunnia che porterà all’intervento del procuratore Quinton. Per vendicarsi della crescente insofferenza familiare, Ellen avvelena se stessa con arsenico mescolato allo zucchero, simulando un omicidio. Sull’orlo della morte chiede a Richard di cremarne le spoglie e disperderne le ceneri nel New Mexico, poi muore. Ruth viene accusata di omicidio e processata, ma il marito assistente approfitta della cremazione per ostacolare l’autopsia e portare il caso in tribunale. Durante il dibattimento Richard testimonia con lucidità sulla natura psicopatica di Ellen, rivelando le sue colpe e dimostrando che la donna si è tolta la vita per punire entrambi. Ruth ottiene l’assoluzione, mentre Richard è condannato a due anni come complice per omissione e torna infine al suo lodge al fianco della cugina amata. Pur sfuggendo a una definizione univoca, Leave Her to Heaven è stato celebrato per la sua sovrapposizione di thriller psicologico, melodramma e noir in pieno Technicolor, enfatizzato da suggestioni mitologiche che rimandano a figure come le sirene e Medea. Critici e appassionati ne hanno lodato l’ambiguità di genere, consolidata da un seguito cult, e nel 2018 il film è stato inserito nel National Film Registry della Library of Congress come opera “culturalmente, storicamente o esteticamente significativa”.