Augusto Murri nacque a Fermo l’8 settembre 1841 in una famiglia di orientamento mazziniano. Privato delle scuole gesuite dal padre, si formò in casa con la madre e si appassionò al sapere leggendo l’Orlando Furioso. Trasferitosi a Firenze, conseguì in due anni licenza ginnasiale e liceale, poi nel 1863 si laureò in medicina a Camerino. A Parigi e in Germania perfezionò il metodo clinico sperimentale, studiando le febbri malariche, l’itterizia e la termoregolazione, e nel 1869 fu nominato aiuto di Guido Baccelli nella Clinica medica di Roma. Nel 1875 Murri si trasferì a Bologna come direttore della Clinica medica, incarico che mantenne per decenni, divenendo rettore dell’Ateneo nel 1888-89 e deputato alla XVII legislatura nel 1890-91 per l’Estrema Sinistra. Animato da un approccio critico, propose la “clinica pura” fondata sull’osservazione del malato, l’anamnesi e l’indagine empirica, rifiutando diagnosi deduttive e preconcetti.