martedì 9 settembre 2025

AILEEN PRINGLE (1895-1989)


    Aileen Pringle, nata Aileen Bisbee il 23 luglio 1895 a San Francisco in una famiglia agiata, trascorse l’infanzia tra le coste californiane e l’Europa, dove completò gli studi. Sposò nel 1916 Charles McKenzie Pringle, erede di vasti possedimenti giamaicani e membro del Privy Council, e poco dopo iniziò la carriera cinematografica. Nel 1920 debuttò sul grande schermo in Stolen Moments accreditata come Aileen Savage, alternando titoli modesti come The Cost e The Strangers’ Banquet. Il vero salto di qualità arrivò nel 1924 con Three Weeks, adattamento del romanzo di Elinor Glyn accanto a Conrad Nagel, che la consacrò prima attrice protagonista del cinema muto. La sua eleganza aristocratica e la mente brillante la resero beniamina dell’intellighenzia americana: H.L. Mencken, Carl Van Vechten e Ralph Barton la frequentavano assiduamente, tanto che Barton la ritrasse nelle illustrazioni di Gentlemen Prefer Blondes. George Gershwin completò la Second Rhapsody nella sua villa di Santa Monica durante una loro lunga amicizia. 



    Con l’avvento del sonoro la sua carriera rallentò: partecipò a musical e commedie leggere come George White’s Scandals (1934) e al thriller The Death Kiss (1932) con Béla Lugosi, ma la crescente presenza di nuove star e il suo carattere altezzoso ridussero drasticamente le offerte di ruoli di rilievo. Nel 1941 si stabilì a New York e condusse programmi radiofonici quotidiani su WHN e WNBT fino al 1944, quando sposò lo scrittore James M. Cain; il matrimonio, tormentato, si concluse con il divorzio due anni dopo. Conservò fino alla fine un’immagine di donna indipendente e colta. Ritiratasi definitivamente dalle scene nel 1944, visse tra New York e la California, mantenendo rapporti con artisti e letterati fino alla scomparsa il 16 dicembre 1989, all’età di 94 anni. In suo onore le è stata dedicata una stella sulla Hollywood Walk of Fame al 6723 Hollywood Boulevard.