domenica 16 novembre 2025

STORIA DEL DUCATO DI MASSA E CARRARA (1664-1836)

 

    Il Ducato di Massa e Principato di Carrara fu uno stato italiano sorto nel 1473 con Giacomo I Malaspina, marchese di Massa, che acquistò la signoria di Carrara, Moneta e Avenza. La dinastia Malaspina si estinse nella linea maschile e nel 1520 Ricciarda Malaspina sposò Lorenzo Cybo, dando origine alla casata Cybo-Malaspina. Dopo conflitti familiari e la decapitazione del figlio Giulio nel 1548, nel 1553 salì al potere Alberico I Cybo-Malaspina, che regnò per circa settant’anni, favorendo lo sviluppo economico grazie al commercio del marmo e ottenendo nel 1554 la conferma dell’investitura da Carlo V. Nel 1568 Massa fu elevata a principato e Carrara a marchesato da Massimiliano II. Nel 1664 Leopoldo I d’Asburgo elevò Massa a ducato e Carrara a principato, con Alberico II Cybo-Malaspina primo duca. Nel 1741 Maria Teresa Cybo-Malaspina sposò Ercole d’Este, erede del Ducato di Modena e Reggio, e la loro figlia Maria Beatrice d’Este divenne duchessa di Massa e Carrara nel 1790. Nel 1796 i territori furono occupati dalle truppe napoleoniche e inglobati nella Repubblica Cispadana, poi Cisalpina, quindi nel Regno d’Italia e infine nel Principato di Lucca e Piombino. Nel 1815 il Congresso di Vienna restituì a Maria Beatrice i domini, includendo anche gli ex feudi della Lunigiana. 



    Nel 1829, alla sua morte, subentrò il figlio Francesco IV d’Austria-Este, che avviò l’integrazione con il Ducato di Modena e Reggio. Nel 1836 fu istituita la provincia di Massa e Carrara all’interno del Ducato di Modena, segnando la fine della sovranità autonoma. Il territorio comprendeva Massa e Carrara, con una popolazione di circa 30.000 abitanti nel XVIII secolo e un’estensione di 1100 km². L’economia si basava sull’estrazione e commercio del marmo, con rapporti con Toscana, Genova, Lucca e Modena. Furono costruite fortificazioni costiere contro le incursioni barbaresche, tra cui il fortino di Avenza e quello presso Massa. I Cybo-Malaspina promossero ristrutturazioni urbanistiche e nuove cinte murarie, istituendo nel 1564 l’ufficio del marmo a Carrara. La guerra di successione spagnola portò a crisi economica, aggravata dal lusso dei sovrani, risolta solo con l’unione dinastica con gli Este. Nel XVIII secolo furono avviati progetti di infrastrutture come la Via Vandelli e tentativi di costruzione di un porto a Carrara, mai completati per mancanza di fondi. Durante il dominio napoleonico furono realizzate opere pubbliche come bonifiche e strade, proseguite poi dagli Este. Nel 1821 fu istituito il Catasto Estense. Nel 1830 Francesco IV affidò un nuovo progetto di porto a Carrara, rimasto incompiuto, mentre nel 1851 fu costruito un pontile caricatore da William Walton. La storia del ducato si concluse con l’annessione definitiva ai domini estensi.