La statua colossale di Costantino, riprodotta in scala reale e oggi esposta nel giardino di Villa Caffarelli a Roma, è una fedele ricostruzione dell’originario monumento marmoreo acrolito realizzata da Factum Foundation for Digital Technology in Preservation con la supervisione scientifica di Claudio Parisi Presicce e promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Cultura e Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, grazie al contributo della Fondazione Prada, che ha inaugurato l’opera presso i propri spazi di Milano tra il 17 novembre 2022 e il 27 febbraio 2023. Alta circa tredici metri, la riproduzione nasce dall’analisi e scansione fotogrammetrica, condotta in tre giorni nel marzo 2022, dei monumentali frammenti originali rinvenuti presso la Basilica di Massenzio e custoditi nel cortile di Palazzo dei Conservatori: testa, braccio e mano destri, ginocchio e stinco del lato destro e i due piedi. Fonti giornalistiche specializzate sottolineano come il monolite originario superasse undici metri di altezza, con il piede di circa due metri e la testa prossima ai due metri e sessanta, dimensioni che testimoniano l’impatto monumentale dell’imperatore nel Foro Romano.
Sulla base degli studi archeologici e delle fonti epigrafiche è stato ricostruito un imperatore-assimilato a Giove seduto, raffigurato con torace nudo in marmo bianco e panneggio dorato, il mantello appoggiato sulla spalla, il braccio destro sollevato a sorreggere uno scettro lungo e la mano sinistra che regge un globo simbolo di potere universale. La collocazione nel giardino di Villa Caffarelli, in prossimità dell’Esedra di Marco Aurelio e sulle antiche rovine del Tempio di Giove Ottimo Massimo, crea un dialogo diretto con l’area sacra che, secondo gli studiosi, ospitava l’originario emiciclo entro cui era inserita la statua. Questa restituzione anastilotica, oltre a offrire la percezione delle dimensioni straordinarie dell’imperatore, costituisce un’occasione per comprendere la trasformazione degli spazi urbani e sacri del Colle Capitolino e la potenza comunicativa dell’arte imperiale tardoantica.