venerdì 12 settembre 2025

SOFONISBA ANGUISSOLA (1532-1625)

 

    Sofonisba Anguissola nacque a Cremona nel 1532, prima di sette figli di una famiglia aristocratica che incoraggiò le sue inclinazioni artistiche fin dall’infanzia. Il padre, Amilcare, colto e appassionato d’arte, affidò Sofonisba e la sorella Elena al pittore Bernardino Campi, presso il cui atelier vissero per tre anni apprendendo tecniche del manierismo settentrionale. Completò la formazione con Bernardo Gatti e, già nella prima metà degli anni Cinquanta, firmò autoritratti di sorprendente acutezza psicologica e realizzò ritratti di familiari – tra cui il celebre “Ritratto di Elena” e la “Partita a scacchi” con le sorelle – suscitando l’ammirazione di Michelangelo, che elogiò un suo disegno espressivo. 



    Nel 1559 venne invitata a corte di Filippo II in Spagna come dama di onore e insegnante di pittura per la giovane regina Elisabetta di Valois. A Madrid ritrasse quasi tutti i membri della famiglia reale e, pur senza mai siglare le tele, ricevette gioielli e stoffe preziose; secondo alcune fonti, un compenso di cento ducati annui. Dopo la morte della regina rimase per anni al servizio delle infante Isabella e Caterina. Tornata in Italia nel 1573, sposò il nobile siciliano Fabrizio Moncada e si trasferì a Paternò, dove realizzò la pala d’altare “Madonna dell’Itria” per commemorare il marito caduto in un attacco pirata. Vedova, si risposò con il genovese Orazio Lomellini e visse a lungo a Genova, continuando a dipingere ritratti di nobili spagnoli in visita. Negli ultimi anni si stabilì a Palermo, dove van Dyck la ritrasse nel 1624 e la celebrò come maestra di ritrattistica. Morì ultranovantenne nel 1625 e fu sepolta nella chiesa di San Giorgio dei Genovesi a Palermo. Oggi è riconosciuta come una pioniera tra le donne artiste del Rinascimento.